Misurazione pressione arteriosa

Prima di iniziare vogliamo ricordarvi che queste sono informazioni divulgative e che in nessun modo vogliono sostituirsi al vostro medico.

Il nostro corpo è formato per circa il 70% di liquidi, divisi in due scompartimenti principali in equilibrio tra loro: l’intra e l’extra cellulare. Quest’ultimo è ulteriormente suddiviso in intra ed extra vascolare.

Queste  soluzioni sono  fatte da una propria concentrazione, da un preciso ph, da una concentrazione di sostanze e gas disciolti, come ad esempio K,Na, Ca,Cl,, P, Mg, carbonati, peptidi, proteine, O2, CO2 e molte altre sostanze.

Tutte queste sostanze non sono uniformemente distribuite tra loro ed esistono complessi meccanismi che permettono una fine regolazione delle concentrazioni, in modo da mantenere costanti i fluidi corporei.

Esempi:

·         Osmolarità del sangue (tramite il meccanismo della sete e della diuresi)

·         Osmolarità del  ph (variando la frequenza respiratoria e l’eliminazione di acidi con le urine o riassorbendo ioni bicarbonato).

·         Elettroliti variandone l’assorbimento e/o l’eliminazione.

Nella fine regolazione di questi numerosi equilibri organici, il rene occupa una parte di primo rilievo.

Al rene schematicamente vi si riconoscono le seguenti funzioni:

1.      produzione dell’urina con conseguente regolazione del volume e della pressione osmotica dei liquidi extracellulari.

2.      eliminazione dei prodotti finali del catabolismo azotato

3.      regolazione del ph plasmatico e sua omeostasi attraverso il riassorbimento degli ioni bicarbonato.

4.      regolazione della concentrazione di importanti metabolici e ioni

5.      produzione di ormoni ( eritropoietina e Vit D3).

Il nefrone rappresenta l’unità funzionale del rene in cui si svolgono sia il processo di filtrazione che del plasma sia il successivo riassorbimento di parte dell’ultrafiltrato con la produzione finale dell’urina. Ogni nefrone è composto da un corpuscolo renale di Malpighi (capsula di bowman e glomerulo renale) e da un tubolo renale suddiviso in varie porzioni (Tubolo contorto prossimale, ansa di Henle, Tubulo contorto distale) e dall’apparato iuxta glomerulare.

 Nel corpuscolo di Malpighi avviene l’ultrafiltrazione glomerulare  (il filtrato è formato da acqua, ioni e piccole molecole). La formazione dell’ultrafiltrato avviene per una differenza di pressione tra capillari del glomerulo e capsula di bowman, quindi senza dispendio di energia.

L’ultrafiltrato passa poi nel tubolo renale dove gran parte degli elettroliti e dell’acqua (99%) viene riassorbito ritornando nella circolazione sanguigna. Ciò che rimane all’interno del tubulo viene eliminato come urina definitiva.

Il tubulo contorto prossimale riassorbe attivamente Na+ e Cl , cui segue passivamente quello dell’acqua riducendo del 65% circa il volume dell’ultrafiltrato. A questo livello avviene anche il riassorbimento del glucosio degli ioni bicarbonato e di proteine a basso peso molecolare come peptidi e amminoacidi.

Nell’ansa di henne viene riassorbito circa il 15% del volume dell’ultrafiltrato. Il riassorbimento attivo di Na+ prosegue infine nel tubulo contorto distale. L’ultrafiltrazione glomerulare, valutata tramite la clearance renale, è utilissima per la valutazione della funzionalità renale.

La clearance renale di una determinata sostanza equivale alla quantità di plasma depurato di tale sostanza nell’unità di tempo e si calcola tramite la formula:

U*V/P

Dove

U= concentrazione della sostanza nell’urina

V= volume di urina prodotta nell’unità di tempo

P= concentrazione della sostanza nel plasma

L’unità di misura sarà espressa in millilitri / minuto.

Il valore normale di flusso glomerulare FG valutato tramite la clearance della creatinina in un giovane adulto è di circa 120 ml/minuto (corrispondente a 180L al giorno).

Sostanza ideale è l’inulina poiché non subisce alcuna modificazione nel sistema tubulare ma nella pratica clinica si usa la creatinina in quanto è endogena, liberamente filtrata, viene prodotta in quantità costanti dall’organismo e non subisce un eccessivo rimaneggiamento nei tubuli renali.

La formula di Cockcroft permette di avere una stima della clearence della creatinina utilizzando la cretininemia, l’età e il peso: 

[140-eta(anni)]* Peso(kg)

72*creatinina

Da moltiplicare * 0,8 nella donna

 Insufficienza renale cronica

L’insufficienza renale cronica è una riduzione irreversibile e progressiva della funzione renale. Lo stato è valutabile mediante mediante la clearence della creatinina oppure tramite il dosaggio di sostanze che si accumulano in circolo perché non eliminate con le urine in particolare la creatininemia e l’azotemia.

I fattori che influenzano la progressione sono :

·         Età 50-80 anni

·         Sesso = più comune nel maschio rispetto alla femmina

·         Razza = più elevata negli afro americani rispetto bianchi

·         Genetica =vi sono genotipi (PKD1)

Tramite la valutazione del VFG si può suddividere l’IRC in

·         Lieve VFC > 60 ml/min

·         Moderata VFC 26-60 ml/min

·         Grave VFC 5-25 ml/min

Bilancio elettrolitico e dei fluidi corporei

 Fino a quando la funzione renale non scende al di sotto di 25 ml/minuto, per i valori di fosforemia, ed a valori più bassi per i bicarbonato ed il potassio la composizione dei fluidi corporei è mantenuta costante anche se si riduce la capacità di rispondere a carichi eccessivi.

Ad esempio la fosforemia e la potassiemia possono essere normali a digiuno ma dopo un pasto aumentare molto.

 Bilancio sodico

Con il progredire dell’IRC e sono persi nefroni il riassorbimento di Na deve diminuire per eliminarne il carico quotidiano. E’ implicito che un apporto eccessivo di sale è meno tollerato che in condizioni normali, e che il problema aumenta con l’avanzare dell’IRC.

D’altro lato la progressiva diuresi osmotica per nefrone riduce la capacità di riassorbire Na.

Ne consegue che i pazienti con IRC avanzata sono soggetti a sovraccarico idrosalino se ricevono troppo sale e a deplezione se l’apporto di Na è ridotto.

L’apporto di Cloruro di Sodio minimo consigliato è 2-3 g/Die

NaCl 3g x 0,4(*) = Na 1,2 g

Na 1,2 x 2,5(**) =NaCl 3 g

* = 23 (peso molecolare del sodio)

58,5 (peso molecolare del Cloruro di sodio 35,5+23)

** = 58,5 (peso molecolare del Cloruro di sodio 35,5+23)

23 (peso molecolare del sodio)

mEq Na x 23 = mg Na

mg Na : 23 = mEq Na

mEq NaCl x 58,44 = mg NaCl

mg NaCl : 58,44 = mEq NaCl

2.      Potassio

Come per il sodio, l’escrezione di K per nefrone deve aumentare come si riduce la funzione renale. Diversamente dal Na, che è predominatamene riassorbito, il potassio è soprattutto secreto e la sua secrezione per singolo nefrone deve aumentare.

La potassiemia non aumenta se il FG è intorno al 10% e la diuresi è conservata.

Il bilancio precario della potassiemia può essere disturbato da fattori che riducono l’ingresso del potassio nelle cellule come i farmaci β-bloccanti, o fattori che interferiscono con la secrezione tubulare di K (FANS, inibitori dell’ACE, diuretici risparmiatori di K).

L’apporto di K giornaliero deve essere contenuto entro i 2 g /Die

mEq K x 39 = mg K

mg K : 39 = mEq K

Ca e P

Se il flusso glomerulare (FG) < 25 ml/min, la capacità di eliminare P si riduce e compare iperfosforemia. Il fosforo circolante si lega allo ione Ca++ con la formazione di fosfato di calcio.  Per mantenere costanti i livelli di Ca++ nel sangue, l’ organismo, secerne PTH che a sua volta fa aumentare la fosfaturia per singolo nefrone. Questo meccanismo mantiene l’omeostasi,  ma il prezzo da pagare per l’aumento del PTH in circolo è l’osteodistrofia uremica.

A sua volta il rene non è in grado di sintetizzare 1,25 (OH)2D3, a sua volta causa di osteodistrofia e di aumento del PTH.

L’apporto di P giornaliero deve essere contenuto entro 1 g /Die .

mEq K x 30,97 = mg P

mg K : 30,97 = mEq P

Bilancio Idrico

La capacità di modulare la sintesi di ADH non è alterata in corso di IRC , tuttavia il rene perde la capacità di concentrare e diluire le urine.

Quindi non concentrando le urine se il soggetto è poco idrato andrà incontro ad disidratazione, d’altro canto se il soggetto beve troppa acqua, non diluendo le urine in modo appropriato, svilupperà iposodiemia.

Dieta nell’ insufficienza renale cronica nel paziente non dializzato

IRC lieve (VFG>60 ml/min)

In questa fase della malattia è utile iniziare una politica di educazione alimentare e ridurre il sovraccarico di lavoro del rene (iperfiltrazione).

Intake proteico= 1 g pro Kg di peso corporeo ideale(valore medio fra quello di 0,8 stabilito dalla FAO/OMS per un soggetto normale ed il consumo attuale dei paesi industrializzati che si aggira su valori di 1,5 g/Kg).

Apporto calorico

L’apporto calorico dovrà essere mirato al raggiungimento del peso ideale ricavato dai LARN.

Bisognerà consigliare la sospensione dal fumo(ipertensione e peggioramento dell’IRC),attività fisica e una restrizione dell’apporto di sale.

Le calorie necessarie verranno date da carboidrati e lipidi.

La quota di questi ultimi non dovrà superare il 30% delle Kcal totali ripartiti in questo modo:

·         10-15% olio extra vergine di oliva (monoinsaturo)

·         10% olio di origine vegetale (polinsaturi) quote superiori di questi grassi abbassano si le LDL ma proporzionalmente anche le HDL

·         5-10% grassi animali (saturi) , dovranno essere ridotti il più possibile senza mai superare il 10% della quota calorica totale.

Fibre

Frutta e verdura(cotta) assicureranno l’apporto necessario di fibre(20-25g/die) nella dieta.

K , P, e Na

Per i motivi detti in precedenza bisognerà tenere sotto controllo questi elettroliti in tutte le fasi ( lieve-moderata-grave) dell’IRC. 

I valori consigliati nell’IRC grave sono:

NaCl = circa 3 g Die pari a 1,2 g Na

K ≤ 2 g Die

P ≤ 1 g Die

Nelle altre fasi della malattia è utile iniziare un’educazione alimentare per ridurre gli apporti di questi elettroliti!

Consigli dietetici per la riduzione dell’apporto di P( Università degli studi di Pisa Facoltà di Medicina e Chirurgia Dip. Di Med. Int.)

Consigli dietetici per la riduzione dell’apporto di Fosforo

Scelta

Alimenti preferibili

Non preferibili

Cereali:

Pasta, Riso, Pane bianco, Corn Flackes

Pane integrale, patate, biscotti, farro

Legumi:

Ceci, lenticchie, piselli

Fagioli, fagiolini

Carne :

Coniglio, agnello, prosciutto(senza aggiunta di polifosfati)

Tacchino

Pesce :

Trota, tonno, merluzzo, sogliola

Gamberi, totani, calamari, salmone

Formaggi :

mozzarella, scamorza

Tutti gli altri

Uova:

albume(bianco)

Uovo intero

Metodo di cottura :

BOLLITURA

 

Alimenti da evitare: Frutta secca, formaggi stagionati, formaggini, tuorlo, cibi contenenti polifosfati, cioccolato.

Alimento

Proteine g (x 100g)

Fosforo mg

P/Pr mg/g

Carne conservata

Salame

36,9

225

6,1

Mortadella

14,7

180

12,2

Prosciutto crudo

26,9

177

6,6

Salsiccia

14,3

173

12,1

Prosciutto cotto

21,1

160

7,6

Cereali e tuberi

Pane integrale

7,5

180

24,0

Pasta semola

10,8

165

15,3

Biscotti

6,6

157

23,8

Fette biscottate

11,3

124

11,0

Riso brillato

7,0

120

17,1

Pane tipo 0

8,1

77

9,5

Brioches

7,2

70

9,7

Corn flakes

6,6

58

8,8

Patate

2,1

54

25,7

Pizza

5,6

48

8,6

Pizza bianca

7,9

39

4,9

Legumi

Soia

36,9

591

16,0

Fagioli secchi

23,6

437

18,5

Lenticchie

25,0

347

13,9

Ceci

21,8

299

13,7

Fagioli

6,4

180

28,1

Piselli

7,0

101

14,4

Fave fresche

5,4

98

18,1

Fagiolini

2,1

48

22,9

Frutta secca o conservata

Mandorle

16,0

508

31,8

Noci

15,8

380

24,1

Nocciole

13,0

322

24,8

Arachidi tostate

29,0

283

9,8

Fichi

3,5

111

31,7

Castagne

4,7

90

19,1

Datteri

2,7

65

24,1

Olive nere

1,6

18

11,3

Olive verdi

0,8

14

17,5

Marmellata

0,5

7

14,0

Verdura

Funghi porcini

3,9

142,0

 

Asparagi

3,6

77,0

 

Cavolfiore

3,2

69,0

 

Carciofi

2,7

67,0

 

Zucchine

1,3

65,0

 

Spinaci

3,4

62,0

 

Finocchi

1,2

39,0

 

Carote

1,1

37,0

 

Lattuga

1,8

31,0

 

Bieta

1,3

29,0

 

Peperoni

0,2

28,0

 

Pomodori

1,2

26,0

 

Frutta fresca

Kiwi

1,2

70,0

 

Banana

1,2

28,0

 

Arancia

0,7

22,0

 

Pesca

0,8

20,0

 

Mandarino

0,9

19,0

 

Albicocca

0,4

16,0

 

Prugna fresca

0,5

14,0

 

Melone

0,8

13,0

 

Mela/Pera

0,2

12,0

 

Ananas

0,5

8,0

 

Uva

0,5

4,0

 

Vari

Ciocc. Latte

8,9

207,0

23,3

Ciocc. Fondente

5,8

186,0

32,0

Gelato latte

5,2

165,0

31,7

Sorbetto al limone

0,9

5,0

 

Olio

0

0

 

Bevande

Vino rosso

0,2

28,0

 

Birra

0,2

28,0

 

Vino bianco

0

15,0

 

Coca cola

0

15,0

 

Latte e derivati

Grana

35,5

702

19,8

Pecorino romano

28,3

675

23,9

Formaggino

11,2

650

58,0

Bel paese

25,4

480

18,9

Stracchino

18,5

374

20,2

Ricotta mucca

12,2

237

19,4

Scamorza

22,7

229

10,1

Latte intero

4,0

94

23,5

Latte parz. screm.

3,5

94

26,9

Yogurt p.s. frutta

2,8

94

33,6

Panna

2,3

61

26,5

Burro

0,8

16

Uova

Tuorlo

15,8

586

37,1

Uovo intero

12,4

210

16,9

Albume

10,9

15

1,4

Pesce

Gambero

13,6

349

25,7

Dentice

16,7

264

15,8

Tonno olio

22,8

235

10,3

Palombo

16,0

218

13,6

Spigola

16,5

202

12,2

Sogliola

16,9

195

11,5

Nasello

17,0

194

11,4

Calamari

12,6

189

15,0

Cernia

17,0

128

7,5

 

 

 

 

Carne

Tacchino

20,9

257

12,3

Maiale

21,3

223

10,5

Vitello

20,7

214

10,3

Pollo intero

19,0

194

10,2

Coniglio

22,1

180

8,1

Vitellone

19,1

172

9,0

Consigli dietetici per la riduzione dell’apporto di K:

Frutta

Ad elevato contenuto di Potassio

KIWI

400mg

BANANA

350mg

MELONE

333mg

ALBICOCCA

320mg

A moderato contenuto di Potassio

MELAGRANE

290mg

COCOMERO

280mg

FICHI

270mg

PESCHE

260mg

NESPOLE

250mg

ANANAS

250mg

POMPELMO

230mg

CILIEGIE

229mg

LAMPONI

220mg

MANDARINI

210mg

ARANCE

200mg

MELE COTOGNE

200mg

A basso contenuto di Potassio :

UVA

192mg

PRUGNE

190mg

CACHI

170mg

MANDARANCI

160mg

FRAGOLE

160mg

PERE

130mg

MELE

120mg

AMARENE

114mg

Verdura

Ad elevato contenuto di Potassio

Spinaci

530 mg

Cavoli di bruxell

400 mg

Indivia

380 mg

Carciofi

376 mg

Cavolfiori

350 mg

Bietola

350 mg

Broccoli

340 mg

Barbabietole rosse

300 mg

A moderato contenuto di Potassio

Cardi

293 mg

Pomodori da insalata

290 mg

Sedani

280 mg

Finocchi

260 mg

Ravanelli

240 mg

Lattuga

240 mg

Funghi

235 mg

Cipolline

230 mg

Radicchio

229 mg

Carote

220 mg

Germogli di soia

218 mg

Peperoni

210 mg

Zucchini

210 mg

Zucca gialla

202 mg

A basso contenuto di Potassio :

Asparagi

198 mg

Melanzane

184 mg

Cicoria

180 mg

Cetrioli

140 mg

Cipolle

140 mg

Carne fresca e conservata

Ad elevato contenuto di Potassio

Maiale magro

370 mg

Coniglio

360 mg

Vitellone magro

360 mg

Agnello

350 mg

Manzo magro

350 mg

Vitello

350 mg

Cavallo

330 mg

Piccione

330 mg

Fegato

320 mg

Tacchino

320 mg

A moderato contenuto di Potassio

Anatra

290 mg

Fagiano

290 mg

Pollo

260 mg

Prosciutto cotto

299 mg

Prosciutto crudo

279 mg

A basso contenuto di Potassio :

Quaglia

175 mg

Pesce magro :

Ad elevato contenuto di Potassio

Trota

465 mg

Dentice

423 mg

Aringa

350 mg

Merluzzo

320 mg

Nasello

320 mg

Telline

311 mg

A moderato contenuto di Potassio

Gambero

297 mg

Cozza

290 mg

Sogliola

280 mg

Acciuga fresca

278 mg

Seppia

273 mg

Rombo

272 mg

Passera

270 mg

Astice

260 mg

Ostrica

260 mg

Cernia

258 mg

Luccio

250 mg

Tinca

245 mg

Razza

240 mg

Murena

220 mg

Aguglia

217 mg

A basso contenuto di Potassio :

STOCAFISSO AMMOLLATO

150mg

VONGOLA

120mg

PESCE PERSICO

80mg

Pesce semigrasso

Ad elevato contenuto di Potassio

SARDA

630mg

SALMONE FRESCO

380mg

SGOMBRO

360mg

A moderato contenuto di Potassio

CARPA

286mg

CEFALO

286mg

TRIGLIA

254mg

Formaggio magro

A basso contenuto di Potassio :

BRIE

152mg

MOZZARELLA

67mg

RICOTTA MAGRA

37mg

Formaggio Semigrasso :

A basso contenuto di Potassio :

Camembert

187 mg

Gorgonzola

138 mg

Provolone

136 mg

Grana

124 mg

Cheddar

120 mg

Emmenthal

107 mg

Edam

100 mg

Gouda

100 mg

Parmigiano

100 mg

Pecorino

94 mg

Gruviera

80 mg

Caciotta

68 mg

IRC moderata(VFG 26-60 ml/min)

Intake proteico

Per i persone con insufficienza renale cronica moderata si raccomanda di ridurre l’apporto proteico a 0,8 / 0,6 g pro kg /diecon proteine ad alto valore biologico almeno il 60%.

Avvicinandoci ai 0,6 g ci troviamo ad un valore soglia di rischio di malnutrizione proteica.

Apporto calorico

L’apporto calorico dovrà essere mirato al raggiungimento del peso ideale ricavato dai LARN.

Bisognerà consigliare la sospensione dal fumo (ipertensione e peggioramento dell’IRC), attività fisica e una restrizione dell’apporto di sale.

Le calorie necessarie verranno date da carboidrati e lipidi.

La quota di questi ultimi non dovrà superare il 30% delle Kcal totali ripartiti in questo modo:

·         10-15% olio extra vergine di oliva (monoinsaturo)

·         10% olio di origine vegetale (polinsaturi) quote superiori di questi grassi abbassano si le LDL ma proporzionalmente anche le HDL

·         5-10% grassi animali (saturi) , dovranno essere ridotti il più possibile senza mai superare il 10% della quota calorica totale.

Fibre

Frutta e verdura(cotta) assicureranno l’apporto necessario di fibre(20-25g/die) nella dieta.

IRC Grave (VFG 5-25 ml/min)

Per livelli avanzati di IRC è necessario controllare maggiormente l’iperfosfatemia, l’iperkaliemia (specialmente se si usano ACE inibitori), l’acidosi, l’apporto di Na e l’idratazione.

In questa fase è fondamentale tenere sotto controllo il peso corporeo onde accorgersi in tempo della formazione di edemi.

Intake proteico

In questa fase è indispensabile limitare al massimo l’accumulo dei prodotti del catabolismo proteico e di conseguenza i sintomi dell’uremia.

Per fare questo l’apporto proteico deve essere limitato a 0,6 g / die.

Per avere una quota cosi bassa di proteine ma allo stesso tempo proteine ad alto valore biologico si devono sostituire i cereali della dieta con prodotti artificiali aproteici.

Sindrome nefrosica

Nella sindrome nefrosica si assiste, anche in presenza di una funzione preservata del rene, ad una marcata tendenza alla ritenzione idrosalina e quindi agli edemi.

La sindrome porta ad una condizione di malnutrizione proteica, per le grandi perdite di proteine nobili e per l’ipercatabolimo, inoltre si può osservare un quadro dislipidemico particolarmente marcato.

Oltre alla terapia medica la dieta è tesa a:

– compensare le perdite di proteine urinarie ( 0,6 g di proteine + 1g ogni grammo perso nelle 24 ore)

– assicurare un’intake calorico sufficiente a frenare l’ipercatabolismo

– ridurre l’apporto idrosalino senza incorrere in una disidratazione extra-cellulare

– migliorare il dismetabolismo lipidico

Dieta in pazienti in emodialisi periodica

Intake proteico

L’apporto proteico deve essere di 1-1,2 g pro kg/ die (approssimativamente con il 50% di proteine ad alto valore biologico); nel caso in cui sia necessario ricostruire le riserve proteiche deve essere alzato a 1,4 g.

Controllo del Na+

Il controllo del sodio deve essere il più rigoroso possibile (eliminando il sale dall’acqua di cottura, evitando i cibi che contengono un’eccessiva quantità di sodio).

La diminuzione di Na è necessaria per:

·         Diminuire il senso della sete

·         Ottenere un miglior controllo della pressione arteriosa

Controllo dell’ idratazione

La capacità del rene di eliminare l’acqua è spesso perduta completamente e il bilancio idrico è pertanto quasi sempre positivo. Questo porta ad un accumulo di liquidi tra un trattamento e il successivo che se non contenuto porta a particolari problemi. Nei trattamenti standard trisettimanali è considerato ottimale un incremento ponderale tra una seduta e l’altra di Kg 1-1,5.

Il controllo di apporto di acqua è fondamentale per:

·         Controllare la pressione arteriosa

·         Mantenere il lavoro del cuore e dei polmoni entro livelli accettabili

·         Favorire la tolleranza della seduta emodialitica.

Apporto calorico

L’apporto calorico dovrà essere mirato al raggiungimento del peso ideale ricavato dai LARN.

Circa 35 Kcal pro kg/die a meno che la persona non sia in soprappeso o particolarmente anziano;

in questo caso le calorie andranno opportunamente ridotte.

Dieta in pazienti in dialisi peritoneale

La persona in dialisi peritoneale è soggetto ad andare incontro a malnutrizione; per questo motivo una dieta appropriata e supplementi intradialitici sono fondamentali nella terapia del dialisato.

Kcal fornite dalla dialisi peritoneale:

Concentrazione del glucosio(g/l) x volume (l) x 3,7 (kcal/g) x 0,8

Usualmente queste kcal vengono somministrate senza essere sottratte dalle kcal dei fabbisogni.

Bisogna tenerne conto se la persona è in soprappeso o diabetica.

L’assimilazione per via peritoneale di questa quota calorica, specie con l’uso di soluzioni molto concentrate, come quando si ha la necessità di rimuovere grosse quantità di liquidi porta a conseguenze sfavorevoli:

·         Iperinsulinemia

·         Aumento della sete

·         Anoressia per i cibi carnei

·         Ipertrigliceridemia

Apporto calorico

L’apporto calorico dovrà essere mirato al raggiungimento del peso ideale ricavato dai LARN.

Circa 30 Kcal pro kg/die a meno che il paziente non sia in soprappeso o particolarmente anziano;

in questo caso le calorie andranno opportunamente ridotte.

Intake proteico

L’apporto proteico deve essere di 1,2-1,5 g pro kg/ die (approssimativamente con il 50% di proteine ad alto valore biologico).

Ti ricordiamo che quanto letto è divulgativo e non vuole in nessuna misura sostituirsi o affiancarsi al vostro medico.